Recentemente sono stato contattato da un collezionista di auto storiche, il quale si sta cimentando con il restauro di una prestigiosa Jaguar E-Type Coupé, per chiedermi se ero in grado di effettuare una riparazione sulla autoradio.
Il ricevitore era un Blaupunkt modello Frankfurt del 1967/68, in dotazione a tale modello di veicolo.
Sia la vettura che la radio sono di provenienza americana, ma, da quanto mi risulta, quest’ultima è stata acquistata a parte e proviene dallo smontaggio di un altro veicolo.
L’autoradio è modello già completamente a transistor, e si tratta di una classica Blaupunkt, atta alla ricezione delle Onde Medie, Onde Corte e Modulazione di frequenza. È dotata di 5 pulsanti per la preselezione meccanica di altrettante stazioni di cui 2 in O.M., 1 in O.C. e 2 in FM. L’apparecchio è di provenienza americana, come testimoniato dalle scritte in inglese e dal fatto che la banda FM arriva fino a 108 MHz, mentre le radio europee dell’epoca si fermavano a 100-101 MHz.
È da tenere presente che l’identificazione del modello può essere difficoltosa, in quanto lo stesso nome Frankfurt è condiviso da decine di modelli di epoche e tecnologie differenti, ed è necessario fare riferimento al numero identificativo posto solitamente su etichette in carta poste sul telaio esterno dell’apparecchio.
Questo era comune per la produzione Blaupunkt: nella maggior parte di casi, veniva utilizzato un nome di città tedesca (München, Bremen, Stuttgart, Hamburg, Hannover, Köln, Ulm, Wolfsburg, Berlin, Essen, Mannheim, Hildesheim, Heidelberg, Emden, Dortmund, Karlsruhe, Solingen, Wiesbaden, Braunschweig, Koblenz, Marburg, Fulda, Flensburg, Minden, Bamberg, Coburg, Goslar, Ludwigshafen, Lübeck, Münster, Bonn, Ingolstadt, Kiel, Konstanz, Tempelhof, Göttingen, Mainz, Limburg, Nürnberg, etc.) o straniera (Vienna, Toronto, New Yorker, Montreal, Colmar, Lyon, Calvi, Lille, Le Mans, Windsor, Porto, Verona, San Remo, etc.), unitamente ad un codice alfanumerico.
Per quanto riguarda le condizioni del ricevitore, erano esteticamente buone, ma non si poteva testarlo in quanto il potenziometro del volume (che fungeva anche da interruttore) era spezzato. Evidenti segni di forzatura sulla manopola in plastica rimasta attaccata al moncherino del perno ne rivelano la causa: essendo sia il perno che la boccola della manopola in lega di alluminio (o forse ZAMA) si erano grippati assieme a causa dell’ossido, rendendo impossibile sfilare la manopola e quindi la radio stessa dal cruscotto.
Lo “smontatore” ha quindi usato violenza contro la povera monopola, causando la rottura del perno. Osservando le condizioni del potenziometro, pesantemente deformato, si osserva che i danni sono “proseguiti” anche all’interno della radio, dove alcune piazzole di circuito stampato si sono delaminate.
Il problema è che questi potenziometri della Blaupunkt (marchiati “Ruwido”) sono praticamente prodotti appositamente per ciascun modello ed è quasi impossibile trovarne uno uguale: sullo stesso potenziometro, di forma non standard, è calettato oltre all’interruttore, anche il bilanciamento dei canali; inoltre sono presenti delle prese intermedie lungo lo strato resistivo per il controllo “fisiologico” del volume. Insomma un problema.
Passato un po’ di tempo, mi sono recato ad una delle fiere dell’elettronica, dove su uno dei banchi ho trovato alcuni potenziometri Blaupunkt molto simili a questo. Portato a casa, solo uno era effettivamente meccanicamente simile, seppure non direttamente compatibile sia per la posizione dei piedini che non corrispondevano ai fori nel circuito stampato, sia per i valori della resistenza dei potenziometri. Con un non indifferente di lavoro di “bricolage” (notare la maniacalità teutonica con cui sono realizzati e lo spropositato numero di pezzetti che li compongono!!!) ho smontato sia il vecchio che il nuovo potenziometro e ho trasportato gli elementi resistivi del vecchio sul nuovo (di cui invece ho mantenuto l’interruttore) e con un certo lavoro di lima ho adattato perfettamente la meccanica.
Un mio amico tornitore mi ha realizzato una copia della manopola in plastica nera.
Per il resto la radio aveva un falso contatto nel commutatore d’onda, che ho facilmente risolto con una saldatura, ma a parte questo risultava perfettamente efficiente ad ancora allineata, pertanto il lavoro si poteva definire finito.
5 pensieri su “Restauro Autoradio Blaupunkt Frankfurt 1967/68 per Jaguar E-Type Coupé”
Bonjour
J’ai acheté une jaguar E type à Gian, un médecin italien …
et je la retrouve sur votre web site !!
Je cherchais des renseignements sur la radio ancienne, et je vous ai trouvé.
Félicitation pour le travail de restauration,
Je promet d’être soigneux avec cette belle radio d’origine.
Dans 3 ans la voiture sera terminée, et je vous enverrai de belles photos de la voiture et la radio
Salutations amicales
Pierre Van Damme
Cher Pierre,
merci pour votre lettre.
La radio était controlée et reparée avec beaucoup de soin (comme d’ailleurs tous les appareils qu’on me porte) et ça me fait beaucoup de plaisir de savoir qu’elle est instalée dans une voiture si prestigieuse et qu’elle sera utilisée par quelq’un qui l’apprécie.
J’attends les photos avec impatience.
Cordialement, Alessandro
Buongiorno,
ho acquistato un bellissimo Fiat 128 coupe del 1972 (non sarà un Jaguar ma ne sono già innamorato) e nel bagagliaio il proprietario mi ha lasciato una splendida Blaupunkt KDB 951-805 molto simile al modello che hai riparato ma recante una scritta Newyorker invece di Frankfurt ma per il resto mi sembra assolutamente identica.
Ora l’auto è a revisionare la testata quindi non ho ancora sperimentato la radio.
Volevo chiederti se hai a disposizione qualche schema prima di fare dei danni irreparabili non appena mi cimenterò a ricollegarla.
grazie infinite
Emanuele
Salve,
non abbiamo schemi di montaggio per autovetture: suggerisco di chiedere nei forum di appassionati del veicolo in suo possesso. Gli schemi della radio sono invece scaricabili dal sito Radiomuseum.org